24/06/2023

Con la risoluzione N. 27 del 19 giugno 2023, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che coloro che entro il 16 marzo 2023 non hanno inviato la dichiarazione del credito maturato del 3° e/o 4° trimestre 2022, non decadono dal diritto al credito medesimo.

Non aver inviato la comunicazione infatti “non ne inficia l'esistenza, ma ne inibisce l'utilizzo in compensazione, qualora lo stesso non sia già avvenuto entro il 16 marzo 2023.”

Pertanto chi non avesse fatto la dichiarazione può comunque accedere al credito attraverso la REMISSIONE IN BONIS secondo cui la «fruizione di benefici di natura fiscale o l'accesso a regimi fiscali opzionali, subordinati all'obbligo di preventiva comunicazione ovvero ad altro adempimento di natura formale non tempestivamente eseguiti, non è preclusa, sempre che la violazione non sia stata constatata o non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l'autore dell'inadempimento abbia avuto formale conoscenza, laddove il contribuente:

1. a) abbia i requisiti sostanziali richiesti dalle norme di riferimento;
2. b) effettui la comunicazione ovvero esegua l'adempimento richiesto entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile;
3. c) versi contestualmente l'importo pari alla misura minima della sanzione stabilita dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 [euro 250,00], secondo le modalità stabilite dall'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni, esclusa la compensazione ivi prevista.».

In conclusione, risulta evidente che se il vostro credito maturato nel 2022, 3° e 4° trimestre, è superiore ai 250 euro (pari a quanto occorre pagare per la remissione in bonis, potete accedere al credito di imposta.

SCADENZA 30 SETTEMBRE 2023

I nostri uffici sono vostra disposizione per il calcolo del credito e per seguirti nelle procedure necessarie.

Ricordiamo inoltre che è possibile usufruire del credito di imposta del primo trimestre 2023 pari al 35%. LEGGI QUI

Sotto è possibile scaricare la risoluzione 27 del 2023